Exit/Enter: “Anche la street art può favorire il confronto fra generazioni”

Exit/Enter: “Anche la street art può favorire il confronto fra generazioni”

17/10/2016

Una casa che, mattoncino dopo mattoncino, riprende forma dalle macerie. È il messaggio che Exit/Enter – pseudonimo di uno più celebri street artist del panorama italiano, che con i suoi cuori e palloncini rossi ha “contaminato” città come Barcellona e Lisbona – ha voluto lanciare in sostegno delle popolazioni vittime del terremoto del centro Italia.

Al Festival delle Generazioni l'artista fiorentino è stato ospite di uno stand creativo in piazza Santa Croce. “L'idea – spiega - è far sentire le persone vicine ai terremotati”. Come? “Chiunque, passando dalla piazza, ha potuto attaccare alla tela un mattoncino, così da costruire questa sorta di casa immaginaria che in due giorni è stata quasi tutta completata”.

Per Exit/Enter il Festival organizzato dal sindacato “rappresenta un'opportunità per creare un punto di contatto tra le diverse generazioni, visto che a volte le distanze sociali sono talmente forti da farci sentire alieni l'un con l'altro. I più anziani, per esempio, possono vedere nella street art qualcosa di negativo, di incomprensibile. Così, invece, si creano occasioni di confronto anche culturale”.