Laura è una giovane calabrese, intelligente e coraggiosa. Piccola e rotondetta. Si è trasferita dalla zia di Roma, ma non ha il fisique du rôle per la grande città. Ha perso l’accento in una scuola di dizione, ma in cambio non ha ottenuto ne’ nuovi amici ne’ il fidanzato che i suoi si aspettano.

Quello che ottiene invece da un mondo troppo contorto per la sua anima semplice è una gravidanza fortuita e non desiderata, frutto di un incontro casuale vissuto con pulita ingenuità.

Torna al paese, al commercio di arance di un padre padrone, a una famiglia chiusa e fredda a cui è incapace di confessare il suo stato. Solo con la comprensiva zia Maria e con il suo strano figlio riesce ad aprirsi cercando e ottenendo conforto. Un cugino dai capelli lunghi, un protagonista senza nome, un Lui pieno di significati, il cui desiderio di aiutare i più deboli e sfortunati è letto dai compaesani quasi come una malattia dell’anima.

E’ Lui che le apre una prospettiva nuova, che fatica un po’ a capire ma a cui aderisce con la parte più profonda di se’. In questo nuovo quadro di vita trovano posto una amica che viene dall’est, il contatto. Senza preconcetti con la realtà dei più emarginati, i lavoratori dei campi e delle cassette di arance da incartare della azienda paterna, i ragazzi che dall’Africa, in attesa di realizzare i propri sogni, dormono nelle fabbriche abbandonate, isolati dal paese benpensante.

Ragazzi neri, alti così tanto più di lei, che cantano. Uno di loro diventerà il suo ragazzo, il suo amore. L’unico che davvero la capirà, la troverà bella. Nel suo paese è un principe. Quando la sposerà, con l’aiuto di Lui, nell’aranceto al tramonto, ne farà una principessa.

Incontro con
Valentino Agunu
Pupi Avati

Conduce
Paola Saluzzi