Anand, bambino-maestro indiano a soli 11 anni

Anand, bambino-maestro indiano a soli 11 anni

17/11/2015

Anand, ha solo 11 anni. Ma a differenza dei suoi coetanei può andare a scuola. I suoi genitori sono entrambi impiegati nell’ufficio di polizia ed ha il privilegio di appartenere alla classe media.

Moltissimi bambini indiani invece non possono. Così ogni giorno quando ritorna da scuola, va a fare lezione ai bambini più poveri. All’inizio si riunisce un piccolo gruppetto di bambini quale pubblico del suo corso. Man mano però, la cosa ha cominciato a prendere piede ed oggi se ne contano in media 100.

I ragazzi della sua età, in altre parti del mondo, tornati da scuola, si rilassano, guardano i cartoni animati, praticano sport, escono. Lui no.

Tornato da scuola, si spoglia dei panni di allievo e si veste con quelli di piccolo maestro. Anand vive nel distretto indiano di Lucknow, a Sud Est di New Delhi, e i suoi genitori gli hanno trasmesso il valore della cultura e dell’istruzione. Ha una bella casa e può godere del diritto all’istruzione, mentre quasi tutti gli altri bambini del suo villaggio vivono tra i rottami e la sporcizia delle bidonville o sono costretti al lavoro minorile.

Anche se è appena un ragazzino ha le idee ben chiare ed afferma: «Sogno di aprire delle biblioteche, così l’India diventerà una nazione prospera e istruita».

Anoop, padre di Anand ci spiega come è cominciata la storia fiabesca, che vede l’undicenne protagonista propagatore di cultura. «Quattro anni fa abbiamo fatto un viaggio nello Stato centro-occidentale di Maharashtra e abbiamo visto un bimbo seduto in un angolo a studiare. Ogni volta che nel tempio iniziavano le preghiere, correva dentro e dirigeva i canti. Poi tornava nel suo cantuccio e riprendeva a leggere. Aveva i vestiti strappati e ci siamo avvicinati per lasciargli qualche moneta, ma lui ha rifiutato. Noi abbiamo insistito per aiutarlo, così ci ha chiesto di procurargli piuttosto dei libri, che abbiamo comprato in un negozio lì vicino. È questo l’episodio che ha cambiato la vita di nostro figlio».

Queste le parole del padre che sostiene Anand nella sua missione. Il piccolo studente-maestro inizialmente si è anche preoccupato di come incuriosire i suoi coetanei ed attirarli ai suoi incontri.
«Cercavo di farli appassionare con storie interessanti, organizzavo giochi per non farli annoiare e rendere l’apprendimento divertente» dichiara. Alla fine di ogni lezione cantano tutti insieme l’inno nazionale. «Credo che li aiuti ad acquisire consapevolezza del proprio ruolo nella società e a crescere come cittadini responsabili», afferma Anand.

Ma le sue lezioni sono solo il primo passo. Adesso progetta di aprire alcune biblioteche nelle città e nei villaggi del suo distretto, coinvolgendo le altre famiglie benestanti della zona.

«Sono certo che con piccoli passi come questo l’India diventerà presto una nazione prospera e con un elevato tasso di scolarizzazione».

Anand è un bambino, ma ragiona già come un adulto. E con il suo atteggiamento procede determinato lungo la sua strada, perseguendo il bene comune di tutti i coetanei come lui che purtroppo, spesso non godono degli stessi diritti universali.