La generazione 2.0 sempre più somigliante ai loro nonni

La generazione 2.0 sempre più somigliante ai loro nonni

27/11/2015

Li chiamano nativi digitali. Vengono etichettati come Generazione Y. Sono stati definiti quelli della generazione 2.0.

Ma i Millennials (questa l'ultima definizione), ovvero i nati dagli anni ’80 in poi che oggi appena trentenni, si ritrovano adulti cercando di farsi largo nel mondo del lavoro, assomigliano sempre di più ai loro nonni e bisnonni.

Un proverbio afferma “Paese che vai, usanze che trovi”. Si può dire lo stesso delle generazioni. Le abitudini di una generazione, ci mostrano caratteristiche del tempo in cui sono nati, valori che prevalgono e tempi che vivono in tutto ciò che fanno. E conoscendo una generazione, è possibile conoscere anche un po’ il futuro.

I Millennials sono la prima generazione globale, 80 milioni di giovani diversi da quelli del passato perché sempre connessi e in relazione tra loro. Ragazzi tecnologici ma che hanno riscoperto i valori tradizionali, ritornando alle origini. Se gli si chiede qual è il loro desiderio maggiore, rispondono: un buon lavoro, vivere bene e che i genitori siano fieri del loro operato.

Al primo posto mettono la collettività, invece che se stessi. Sono quasi del tutto dipendenti dalla tecnologia ma nel senso buono del termine. Naturalmente c’è chi afferma che non andrebbe in vacanza senza internet o chi senza collegarsi anche per un solo giorno, si stresserebbe addirittura.

Ma hanno le idee chiare. Sanno di dover combattere, più dei loro genitori per affermarsi, ma sono consapevoli dei motivi per cui vogliono un posto nella società moderna: per cambiare le cose. La maggior parte di loro si dichiara padrone del proprio destino. Rincorrono i sogni, aspirano al successo, ma vogliono lavorare onestamente per guadagnarsi tutto. Le scorciatoie, le scuse e le messinscena non sono contemplabili.

La caratteristica fondamentale che li porterà ad emergere sarà la resilienza. I trentenni di oggi, sanno che per raggiungere i loro obiettivi, dovranno adattarsi e riadattarsi alle situazioni difficili che incontrano, traendone il meglio ed essere sempre pronti a rimettersi in gioco.

Reinterpretazione, creatività ed innovazione sono le parole chiave. Sono avvantaggiati da mezzi di comunicazione all’avanguardia, hanno un potere comunicativo maggiore e conoscono alla perfezione il significato di espressioni quali “digital life”, “sharing economy”e “glocal”.

Sono figli della generazione dei Baby Boomers, la generazione chiave ai quali appartengono i nati negli anni ’50, ma assomigliano per caratteristiche e modo di fare ai loro nonni, ovvero alla Great Generation, che annovera i nati tra il 1901 e il 1924. Condividono infatti come i loro nonni, un forte senso di appartenenza sia a livello nazionale che locale ed un senso del dovere superiore alla norma.

Sanno di dover affrontare tempi difficili ma non si arrendono, anzi sono carichi di ottimismo!